Diventiamo ciò che pensiamo

 E’ normale. Fare qualcosa di diverso da ciò che si è abituato a fare, ci causa tensione e disagio. Qualche volta basta solo pensarci per provare stress. Uscire dalla propria zona di confort può essere, di fatto, talmente stressante che, come accade alla maggior parte della gente, non ci prova neanche; salvo che non vi sia costretta. E’ questa la ragione per cui i più realizzano molto meno di quanto siano capaci di fare e restano così insoddisfatti e delusi per tutta la vita.

Guardiamoci dal canto delle sirene delle vecchie abitudini che invita a restare dove siamo, impedendoci di fare le grandi cose che sono alla nostra portata. Dovremmo invece pensare continuamente a come ce la possiamo fare e quali azioni intraprendere per arrivare infine al successo che meritiamo.

Purtroppo, siamo influenzati dalle suggestioni negative che ci arrivano dalla televisione, dai giornali, dei social network, ormai colmi di “sensazionalismo negativo”. Quasi tutte le conversazioni sono infarcite di pedanteria, lamentele e condanne. La maggior parte delle persone ha acquisito l’abitudine di pensare e discorrere in modo critico e negativo.

Esistono tre leggi mentali che dovremmo conoscere, per riprogrammare efficacemente le nostre capacità cognitive e cambiare il nostro futuro:

  1. La legge dell’abitudine. Il modo in cui parliamo, lavoriamo, guidiamo, pensiamo, interagiamo con gli altri, spendiamo denaro e gestiamo i rapporti con le persone cui teniamo, è gran parte abituale. Il nostro comportamento, sin dall’infanzia e in ogni area della vita, si basa sull’accumulo delle nostre esperienze. Le cattive abitudini sono facili da acquisire, ma è difficile conviverci. Le buone abitudini, al contrario, sono difficili da acquisire, ma è facile conviverci.
  2. La legge della pratica. Qualsiasi pensiero, o azione, ripetuto abbastanza spesso diventa una nuova abitudine. Questo significa che possiamo acquisire qualsiasi nuova abitudine desiderabile e diventare una persona nuova e migliore.
  3. La legge dell’emozione. Ogni nostra decisione, e azione susseguente, è dettata dall’emozione. Il punto è che ci sono solo due categorie di emozioni: desiderio e paura. Tutto quello che facciamo, o non facciamo, è determinato dall’una o dall’altra.

Tuttavia, per ottenere un vero cambiamento, sono necessari tre requisiti fondamentali:

  1. Dobbiamo sinceramente volerlo. Dobbiamo avere un desiderio intenso e bruciante di diventare positivi nei confronti di noi stessi e delle nostre possibilità.
  2. Essere disposti a cambiare. Molti dicono di voler cambiare ma, in cuor loro, non sono veramente disposti a rinunciare alla vita che conducono. Una persona può desiderare di avere successo negli affari, ma magari non vuole rinunciare a divertirsi tutte le sere con gli amici.
  • Essere disposti a faticare. Dobbiamo essere pronti a perseverare a lungo, senza vedere grandi risultati. C’è voluto tanto tempo per diventare ciò che siamo; quindi, dobbiamo essere disposti a lavorare sodo tanto tempo per diventare ciò che saremo.

Sin qui abbiamo fatto cenno a delle leggi naturali e quanto siamo disposti veramente a uscire dalla zona di confort. Vediamo adesso quali sono le azioni che possono aiutare la nostra mente a riprogrammarsi per essere in sintonia con la persona che vogliamo diventare.

  • Visualizzazione. Le nostre immagini visive diventano la nostra realtà, intensificano i nostri desideri e rafforzano le nostre credenze.
  • Affermazion Le affermazioni devono essere positive al tempo presente e personali. Esse sono forti dichiarazioni o ordini inviati dalla mente conscia e al subconscio.
  • Verbalizzazione. Affermare ad alta voce, da soli o con altri, le nostre intenzioni di fronte a uno specchio.
  • Calarsi nella parte. Parlare, camminare e agire, come se fossimo già la persona che desideriamo essere. Comportarsi come se avessimo già raggiunto i nostri obiettivi.
  • Alimentare la mente, in modo continuativo, con parole e immagini in linea con la direzione che abbiamo preso.
  • Frequentare persone positive, giuste, vincenti. Volare in alto con le aquile, invece di razzolare a terra con i tacchini. Rifugiare dalle persone negative: sono la causa primaria dell’infelicità della nostra vita.
  • Insegnare agli altri. Per interiorizzare questi concetti e necessario insegnare agli altri ciò che impariamo. Quando cerchiamo di formulare e spiegare un nuovo concetto a qualcuno, con l’intento di aiutarlo, lo comprendiamo e lo interiorizziamo meglio anche noi.

Allora se ci vediamo come desideriamo essere, e camminiamo, parliamo e agiamo come se fossimo la migliore persona che possiamo immaginare, i nostri pensieri e obiettivi dominanti si materializzeranno nella realtà. Diventeremo ciò che pensiamo.

 

 

Giovanni Matera

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